Adriano Sansa scrive nell’ultimo settimanale Famiglia Cristiana, (N. 32), su “Case fantasma nell’Italia dei furbi”.
Io penso che per questo problema e per molti in Italia sia prioritario una migliore giustizia, soprattutto con più creatività, intelligenza, etica, moralità, deontologia e buon senso di giustizia, più che vecchia legalità. Ho visto a Striscia la Notizia centene di persone che con la vecchia legalità perdevano le case comprate in buone fede. Con la vecchia legalità, grandi ladri furbi con buoni avvocati e qualche corruzione costruivano le case illegali, le vendevano e poveri lavoratori che aveva investito tutti risparmi di una vita per vederle distruggere, per mancanza di qualche documenti o autorizzazione che non conoscevano.
In queste case sono poveri per sopravivenza, senza possibilità di costruire una casa con tutte legalità, altri che fanno fortune con la miseria degli altri e altri che possano possedere diverse case. Ho l’impressione che con la vecchia legalità è grande possibilità di distruggere quelle dei poveri che non se possano pagare grandi avvocati e rimangano quelle dei più ricchi, furbi e meno onesti.